Questa settimana, lo studio che vi proponiamo ci dà la possibilità di parlare di un concetto molto importante e che vale la pena approfondire. Si tratta del downsizing: adottare un motore di cilindrata ridotta, solitamente abbinato a un turbocompressore di nuova generazione, così da renderlo capace di esprimere prestazioni confrontabili o migliori rispetto a propulsori di cilindrata superiore, ma con consumi ed emissioni inferiori. Oltre a Fiat, anche il gruppo VAG con il motore TSI e TFSI punta sul downsizing.
Il focus di questa settimana lo abbiamo concentrato sul 1.0L 3 cilindri TFSI, montato sulle vetture del gruppo VAG 2015 equipaggiati con una centralina Bosch MED17.5.21
Audi A1
Audi A3
Seat Ibiza
Seat Leon
Skoda Fabia
Skoda Rapid
Skoda Octavia
Volkswagen Polo
Volkswagen UP
Volkswagen Golf
Il 1.0L 3 cilindri TSI è disponibile in vari livelli di potenza, dalla versione con 82CV (per neopatentati in Italia), la versione da 95CV (esempio Audi A1), quella da 105CV (esempio VW Up), 110CV (esempio VW Polo) ed infine da 115CV (esempio VW Golf, Seat Leon, Audi A3, Skoda Octavia).
Quest’auto viene commercializzata sia con cambio manuale a 5 rapporti sia con cambio S-Tronic a 7 rapporti.
Il caso che tratteremo sarà quello di cambio manuale 5 rapporti.
L’auto ha una potenza di 70kW/95CV dai 5000 ai 5500 rpm ed ha una coppia di 160Nm dai 1500 ai 3500 rpm. Ha un motore a ciclo Otto a 3 cilindri in linea con iniezione diretta di benzina, turbocompressore a gas di scarico e intercooler indiretto. Rispetta le normative EURO 6 con emissioni di soli 102-97 g/km di CO2 e grazie al peso ridotto permette di percorrere più di 22 km/l nel percorso misto.
Il motore adotta la tecnologia TFSI ovvero Turbocharged Fuel Stratified Injection.
Nella tecnica motoristica del gruppo Volkswagen si parla di TSI ossia di TFSI quando si vuole indicare l’iniezione diretta nei motori turbo.
I motori TFSI sono caratterizzati dalla loro elevata capacità di coppia motrice su un’ampia banda di regime. Mentre le generazioni precedenti dei motori turbo hanno dovuto combattere con le tipiche caratteristiche di un turbo, i motori TFSI accelerano uniformemente con virtualmente nessun ritardo da parte del turbo. La coppia motrice è impostata con molto anticipo, tipica per un diesel, e viene mantenuta fino ai regimi più alti, tipici per un motore a benzina. Questo rende possibile, anche con una cilindrata relativamente piccola, la creazione di una coppia elevata e un’alta potenza d’uscita.
I motori TFSI sono molto simili ad un aggregato diesel. Il processo d’iniezione è sistemato allo stesso modo di un veicolo diesel. Entrami i motori iniettano, sottoposti ad un’altissima pressione, nella camera di combustione. La somiglianza si sente e si vede. In sosta, i motori TFSI presentano il tipico bussare del diesel.
Ecco un’immagine dell’iniezione diretta:
I motori TFSI hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti sin dalla loro introduzione nel 2004, come più volte anche l’autorevole riconoscimento “Engine of the Year“. Nella relativa classe di cilindrata non esistono motori, che possono sfoggiare lo stesso potenziale di prestazioni. Inoltre, la piccola cilindrata e l’elevata coppia motrice assicurano una significativa riduzione dei consumi nelle zone di medio regime. Con il giusto rapporto di cambio si può costruire, in combinazione con il motore, un veicolo con un potente scatto, ma anche bassi consumi di carburante.
Per quanto riguarda i consumi, infatti, i motori TFSI si muovono in funzione del regime: un livello di regime minore contribuisce ad ottenere il massimo risparmio.